1ST ISSUE

A partire dalla fine del 2019 a Krasnogorsk, cittadina a nord-ovest di Mosca, un allevamento di bovini sta sperimentando un particolare visore per la realtà virtuale sulla sua comunità di mucche. Il visore, adattato alla conformazione fisica dei bovini, è volto all’aumento della produzione di latte, attraverso la trasmissione di immagini pensate per il benessere psicofisico degli utenti animali. Il video trasmesso, un prato verde in una giornata d’estate, è infatti studiato per immergere gli animali in un ambiente rilassante, alienandoli dalla mesta atmosfera dell’allevamento russo. Dall’ancora incerto valore scientifico, questa pratica ha attivato una serie di importanti riflessioni sul nostro rapporto con il soggetto animale e sulle pratiche d’immersività digitale. TBD, come altre realtà editoriali, ha ritenuto di particolare rilievo questo fatto come catalizzatore di indagini proiettate all’ambito della visione, dell’estetica e delle arti contemporanee.

A cattle farm has been testing a special VR headset on its cows since late 2019 in Krasnogorsk, a small town northwest of Moscow. This VR headset, adapted to the body of the animals, aims at increasing the production of milk through the transmission of images conceived for the psychophysical wellness of the user. The video projected is of a green yard on a summer day and it was specially devised to place the animals in a relaxing environment, far away from the bleak conditions of Russian farms. This practice, whose scientific value is yet to be proved, has triggered a series of important considerations on both our relationship with animals and on immersive technology practices.
This situation has been analysed already on various occasions and TBD considered it as a particularly relevant catalyst of investigations in vision, aesthetics and contemporary art field.

A partire dalla fine del 2019 a Krasnogorsk, cittadina a nord-ovest di Mosca, un allevamento di bovini sta sperimentando un particolare visore per la realtà virtuale sulla sua comunità di mucche. Il visore, adattato alla conformazione fisica dei bovini, è volto all’aumento della produzione di latte, attraverso la trasmissione di immagini pensate per il benessere psicofisico degli utenti animali. Il video trasmesso, un prato verde in una giornata d’estate, è infatti studiato per immergere gli animali in un ambiente rilassante, alienandoli dalla mesta atmosfera dell’allevamento russo. Dall’ancora incerto valore scientifico, questa pratica ha attivato una serie di importanti riflessioni sul nostro rapporto con il soggetto animale e sulle pratiche d’immersività digitale. TBD, come altre realtà editoriali, ha ritenuto di particolare rilievo questo fatto come catalizzatore di indagini proiettate all’ambito della visione, dell’estetica e delle arti contemporanee.

A cattle farm has been testing a special VR headset on its cows since late 2019 in Krasnogorsk, a small town northwest of Moscow. This VR headset, adapted to the body of the animals, aims at increasing the production of milk through the transmission of images conceived for the psychophysical wellness of the user. The video projected is of a green yard on a summer day and it was specially devised to place the animals in a relaxing environment, far away from the bleak conditions of Russian farms. This practice, whose scientific value is yet to be proved, has triggered a series of important considerations on both our relationship with animals and on immersive technology practices.
This situation has been analysed already on various occasions and TBD considered it as a particularly relevant catalyst of investigations in vision, aesthetics and contemporary art field.

human – not human

TBD ISSUE #1